Descrizione
Il monumento fu eretto sulla vetta del Monte Guglielmo, a circa 1950 metri di altitudine, agli inizi del XX secolo come uno dei venti (uno per secolo) monumenti al Redentore eretti sulle cime italiane. L'iniziativa era volta a contrastare l'anticlericalismo imperante all'indomani dell'unità d'Italia e a riaffermare con forza il fervore religioso che contraddistingueva il popolo italiano.
I lavori furono condotti dal padre del futuro Papa Paolo VI, Giorgio Montini: nel 1902 fu inaugurata la cappella, alta venti metri con una grande croce di ferro che, successivamente lasciata cadere in rovina, fu ricostruita nel 1967, su espresso volere di Papa Paolo VI. In suo ricordo, nel 1998 è stata collocata, a fianco della chiesetta, una statua in bronzo.